Indice dei contenuti
ToggleIl CBG è un cannabinoide multitask non psicoattivo ed è stato scoperto nel 1964 dallo scienziato Y. Gaoni. Il CBG della cannabis è composto di acido cannabigerolico (CBGA). Il CBGA è all’origine della varietà dei cannabinoidi, dalla cui sintesi, dovuta all’azione dei diversi enzimi, si formano il CBDA, il THCA, il CBCA e, appunto, il CBG. A parte il CBG, che non subirà ulteriori cambiamenti, gli altri si trasformeranno a loro volta in CBD, THC e CBC.
È uno dei tanti cannabinoidi presenti nella cannabis e nella canapa. Secondo gli studi effettuati da Gaoni e dai suoi successori, questo è un composto terpenofenolico, che può essere suddiviso in tre diverse molecole che presentano a loro volta diverse proprietà chimiche che possono avere diverse funzioni e applicazioni in campo farmaceutico e non solo. In tal senso un dato rilevante è deducibile dal fatto che diverse varietà di CBG presentano una concentrazione di THC non superiore allo 0,2%, come richiesto dalla legge europea nell’ambito della coltivazione legale di cannabionidi.
Questo significa che il CBG, come il Cannabidiolo, è una sostanza non psicotropa, a differenza del THC. Dopo queste scoperte il ritmo dell’ibridazione sperimentale è aumentato in modo esponenziale (soprattutto in Svizzera, Canada e Usa), proprio perché il CBG risulta interessante sia da un punto di vista medico/farmaceutico, sia sul versante botanico e della coltivazione della cannabis e della cannabis legale.
L’influenza del CBG sui nostri corpi provoca una serie di effetti che, al contrario di quelli recati dal THC, non sono frutto di reazioni psicotrope. Infatti esistono modi diversi in cui i cannabinoidi reagiscono a contatto con i recettori del corpo umano: mentre il THC, ad esempio, si lega ai recettori CB1 presenti nel cervello, producendo l’effetto psicoattivo tipico della marijuana; il CBG si unisce ai recettori CB2 dell’intesino e del tessuto connettivo e del sistema nervoso senza provocare strani effetti sui processi della mente.
CBG non è solo sinonimo di cannabis legale. Negli ultimi dieci anni, una costellazione di studi ha fatto luce sulla farmacologia di CBG e sul suo potenziale terapeutico. Possibili applicazioni mediche hanno fatto eco in diverse pubblicazioni scientifiche, alcune delle quali hanno ispirato l’avvio di brevetti per proteggere i suoi usi terapeutici.
La letteratura attuale offre la prova che il CBG possiede un’ampia attività farmacologica e la conoscenza del suo preciso meccanismo d’azione, nonché della sua efficacia clinica ancora sconosciuta e dei possibili effetti avversi, trarrebbe indubbiamente beneficio da ulteriori ricerche.
Ad oggi è certo che la molecola di CBG della cannabis ha diverse proprietà terapeutiche e tra le più importanti ci sono:
Il CBG (cannabigerolo) e il CBD (cannabidiolo) sono due composti chimici appartenenti alla famiglia dei cannabinoidi, presenti all’interno delle piante di cannabis. Sebbene abbiano alcune somiglianze, ci sono anche notevoli differenze tra di loro, sia a livello di struttura chimica che di effetti potenziali. Ecco una panoramica delle principali differenze tra CBG e CBD:
In sintesi, sia il CBG che il CBD sono cannabinoidi non psicoattivi con potenziali benefici per la salute, ma le loro proprietà e i loro effetti possono variare. Poiché la ricerca è in continua evoluzione, è importante tenersi aggiornati su nuove scoperte e consultare un professionista medico prima di utilizzare qualsiasi prodotto a base di cannabinoidi per scopi terapeutici.
Il CBG è considerato legale nella maggior parte delle nazioni: non rientra tra le sostanze psicotrope nella Convenzione delle Nazioni Unite e neppure è vietato ai sensi delle leggi dell’Unione Europea e degli Stati Uniti. Nonostante questo, al momento i prodotti a base di CBG sono meno diffusi di quelli CBD, perché il CBG è un cannabinoide di recente sperimentazionetanza, di cui bisogna ancora studiare e ricercare il vero potenziale e i possibili usi. Diversi coltivatori di Cannabis light stanno già sperimentando forme ibride di prodotti alla canapa a base CBG, come l’olio per esempio, man mano che gli studi sui potenziali benefici di questa molecola continuano in maniera progressiva, dando risposte positive. Ad oggi sembrerebbe destinato a ottenere un ruolo sempre più importante nel mercato.
Facendo clic su Entra, dichiaro di avere più di [età] e che rispetterò la suddetta dichiarazione.
Or
2 Comments
[…] estraibile dalle piante della cannabis sativa. Abbiamo già scritto nell’articolo sul CBG che nelle piante di cannabis sativa sono presenti differenti sostanze cannabinoidi: in particolare […]
Thanks for the good article, I hope you continue to work as well.